La quarta tappa del percorso innovativo
intrapreso da Boffetto con la serie Form to
Furniture, in edizione limitata a 99 pezzi,
ci trasporta in un viaggio insolito, in cui
suggestioni concrete e visioni emozionali si
fondono in modo apparentemente impossibile,
in un progetto davvero spiazzante.
Uniti dall’origine abruzzese, da una lunga
sincera amicizia, oltre che nel nome, Stefania
e Stefano hanno sviluppato le proprie
radici in modo autonomo e per certi versi
antitetico, eppure sono riusciti a fondere
sensibilità e percorsi creativi diversi.
Mentre Stefania guardava il mare, raccoglieva
sassi, annusava profumi, si appassionava in
modo totale per un albero, di cui cercava
di far propria l’essenza, Stefano viaggiava,
interiorizzava sensazioni, compilava taccuini,
lasciandosi prendere da vertigini.
Due strade, due vite, che si ritrovano un
giorno a dover condividere un progetto come
la serie Plectrum, fatta di cose concrete:
Solid Surface, legno di rovere, marmo. Se guardiamo gli acquarelli di Stefano
facciamo fatica a ritrovarci superfici solide,
rigidità marmoree.
Se guardiamo le morbide
ed evocative linee di Plectrum, ammiriamo la
capacità di Stefania di aver condensato il suo
amore per la natura e i silenzi, in un oggetto
che fino dal nome evoca suoni delicati.
Succede, allora che la leggerezza di un acquarello
dialoghi con il solid surface, che un suono di
plettro con un suono suggerito da uno schizzo,
che due storie e due esperienze possano essere
la stessa cosa.
Non succede spesso, ma succede.